Care (e cari) Patchwork Victim,
come avrete capito, abbiamo deciso di creare questo sito perché siamo i primi a impazzire per le stoffe da patchwork e i loro possibili abbinamenti, e abbiamo voluto far nascere uno spazio dedicato a quelli come noi.
Ciò che non ci aspettavamo è il successo fulminante che abbiamo avuto in questi primi giorni. Non cifre da capogiro per il web, ma comunque numeri che, considerando che siamo nuovi e misconosciuti, ci danno enorme soddisfazione.
Per dimostrare la nostra gratitudine a chi già ci dà fiducia, abbiamo deciso di lanciare un “giveaway”, cioè di fare una specie di regalo di benvenuto a uno dei primi membri della nostra community (che parolone!).
Bentornate e bentornati sul blog di Patchwork Victim,
oggi cominciamo a parlare di stoffe, cosa che ci viene di certo meglio.
Lo facciamo oggi, perché manca un mese a Natale, e si entra nel vivo della preparazione dei regali.
Più di altre ricorrenze il Natale è il trionfo del cucito creativo, poiché è una festa che, indipendentemente dalle convinzioni personali, induce a riflettere sui nostri affetti e sulle cose veramente importanti, e un dono realizzato con le nostre mani, che aggiunge all’oggetto il valore del nostro tempo e del nostro impegno, è un bel modo per far sapere alla persona che lo riceve quanto teniamo a lei.
Chi ha più esperienza può concedersi ancora un paio di settimane fantasticando di nuovi progetti o rielaborando schemi noti per personalizzarli, ma per chi non ancora non padroneggia tutte le malizie del mestiere per risparmiare tempo, come qualcuno qui in redazione, è giunto il momento di armarsi di rotella, righelli e macchina per cucire.
Benvenute e benvenuti!
È sempre difficile saltarsene fuori dal nulla e presentare se stessi e le proprie intenzioni senza risultare confusionari o troppo didascalici, perciò, scusateci fin d’ora per la scarsa fantasia.
Siete su Patchwork Victim, un sito dedicato – come speriamo che dica il nome – alle appassionate di patchwork e cucito creativo, a quelle, in altre parole, che “love shopping”, sì, ma in merceria.
Se siete alla ricerca di stoffine “americane” inedite, ma non avete intenzione di pagarle una fortuna, né di comprarne metri e metri per spuntare un buon prezzo (e già che ci siamo, non vi va di scervellarvi con l’inglese), probabilmente quello che segue vi interessa.